Ottimizzazione SEO: guida alla Search Engine Optimization

Pubblicato da Deianira, il Settembre 3, 2020

La SEO è un fondamentale ramo del digital marketing che si occupa di migliorare il posizionamento dei siti web all’interno delle pagine di risultati organici dei motori di ricerca.  Puntare sull’ottimizzazione SEO è uno dei più lungimiranti investimenti tu possa fare per incrementare la visibilità del tuo sito sul web: un’attività indispensabile per aiutare il tuo business a raggiungere risultati soddisfacenti e stabili.

Perché fare SEO è così importante? Scopriamolo insieme, cercando di capire cosa significa esattamente l’acronimo SEO, come funzionano i motori di ricerca e quali vantaggi può portare questa disciplina alla tua impresa.

SEO: cos’è?

Il termine SEO è l’acronimo, in inglese, dell’espressione Search Engine Optimization, ossia  ottimizzazione per i motori di ricerca. Si tratta di un insieme di strategie, tecniche operative e pratiche orientate a migliorare il posizionamento – o ranking – di un sito web tra i risultati proposti dalla SERP, ossia la Search Engine Result Page. La SEO punta ad ottimizzare il ranking organico all’interno della pagina dei risultati del motore di ricerca, cioè quelli non a pagamento e non frutto di campagne di advertising.

Quando si parla di search engine si pensa in automatico a Google, ma Mr G non è l’unico motore di ricerca esistente. Sono molti i competitor meno celebri, come ad esempio Bing o Yahoo, ma essendo Google il motore di ricerca più utilizzato al mondo, gran parte degli sforzi della moderna SEO si rivolgono allo studio delle dinamiche di questo search engine in particolare. 

La SEO fa parte di una più ampia materia del digital marketing chiamata SEM, ossia Search Engine Marketing, che racchiude sotto il suo cappello sia la Search Engine Optimization che il Search Engine Advertising, o SEA, la parte del SEM cioè volta all’implementazione di campagne a pagamento, o PPC.

SEO e SEA puntano entrambe ad aumentare la rintracciabilità di un sito web attraverso l’utilizzo dei motori di ricerca, ma percorrono strade diverse per arrivare allo stesso scopo: idealmente, dovresti cercare di integrare queste due tecniche in una strategia sinergica a multicanale, per cercare di raggiungere i tuoi obiettivi in modo più rapido.

Perché fare SEO?

Per comprendere appieno cosa significa fare SEO, è bene capire come funzionano esattamente i motori di ricerca. I search engine sono dei  sistemi complessi ed articolati, in grado di analizzare e processare l’infinita mole di dati presenti in rete, in modo da fungere per l’utente in navigazione da utile (ed anche imprescindibile) strumento di selezione e classificazione delle informazioni. Operano sulla base di sofisticati algoritmi costantemente rielaborati ed aggiornati per raggiungere livelli di raffinatezza sempre maggiori.

Come operano i motori di ricerca?

Il lavoro dei search engine inizia nel momento esatto in un utente immette una query nella barra di ricerca, ossia digita nell’apposito campo di testo del motore di ricerca la parole chiave alla quale è interessato, o l’insieme di keyword relative all’argomento per il quale desidera ricevere informazioni.

A questo punto il funzionamento del search engine può essere semplificato in 3 fasi:

Fase di scansione o crawling

Con l’aiuto di sofisticati robots, anche chiamati crawlers o spiders, il motore di ricerca scandaglia il web alla ricerca di contenuti pertinenti con la chiave di ricerca immessa. Passano in rassegna tutti i siti web in rete, navigando all’interno degli stessi e da un website all’altro per mezzo dei link interni ed esterni.

Fase di indicizzazione o indexing

Oltre alla fase di scansione, il crawler archivia tutti i documenti che è riuscito a leggere in un database nel quale ogni risorsa reperita viene catalogata ed associata ad un insieme di parole chiave e ad un peso o rank. Per assegnare keyword e peso alle risorse l’algoritmo di indicizzazione analizza un insieme variegato ed in continuo divenire di fattori, sia interni che esterni al sito che scansiona.

Fase di posizionamento o ranking

Una volta reperiti e indicizzati, i risultati della scansione vengono ordinati e proposti all’utente sotto forma di pagine di risultati, ossia la già menzionata SERP. Cosa influenza esattamente il posizionamento nella SERP? Il ranking è condizionato da centinaia di diversi parametri o “fattori di ranking”: tra questi sicuramente l’attinenza dei contenuti con le keyword immesse dall’utente, ma anche le abitudini di navigazione, l’intento di ricerca e la geolocalizzazione di chi ha digitato le parole chiave.

I search engine sono capaci di mantenere attivo un costante processo di apprendimento, tramite avanzati processi di machine learning,  e di rendere sempre più precisa, utile e coerente la SERP rispetto al search intent dell’utente.

fase di ranking

Ora che hai più chiaro come i crawler lavorino per elaborare la pagina dei risultati di ricerca, ti sarà sicuramente evidente il motivo per cui i tuoi contenuti online vadano realizzati in ottica SEO. Ottimizzare per la SEO significa proprio creare contenuti che vengano facilmente intercettati, correttamente compresi e posizionati nella maniera migliore dai motori di ricerca, oltre che strutturati in modo pertinente con le keyword per le quali desideri farti trovare dalla tua audience target.

Fare SEO vuol dire produrre materiale che sia sì ottimale per i robots dei search engine, ma soprattutto utile e di valore per gli utenti dei quali vuoi soddisfare le necessità: al centro delle attività evolutive degli algoritmi dei motori di ricerca ci sono infatti la user experience e le esigenze del fruitore finale dei contenuti, che Google riesce sempre meglio a capire e soddisfare.

Raggiungere le prime posizioni della SERP offre netti vantaggi competitivi, una visibilità impagabile, una migliore brand reputation ed una più semplice generazione di lead e contatti profittevoli: puoi ora capire meglio perché fare SEO sul tuo sito web sia diventato oggigiorno fondamentale per il tuo business.

Ottimizzazione SEO, come funziona?

La Search Engine Optimization è composta da differenti strategie e applicazioni operative, ed è possibile suddividere le principali attività di ottimizzazione SEO in due macro categorie: la SEO On Page e la SEO off Page. Nell’ottica di  arrivare a risultati soddisfacenti, dovresti integrare queste due tipologie di approccio in un piano sincronizzato volto al miglior ranking possibile: la SEO On Page è indispensabile, ma se non supportata da una tattica di SEO Off Page studiata ad hoc potrebbe non permette da sola il posizionamento nella prima pagina della SERP.

Alla base di qualunque tipo di operazione SEO, esiste una fase strategica imprescindibile, senza la quale fare SEO sarebbe come navigare a vista: si tratta della la keyword research,  un momento di analisi fondamentale che ti permette di strutturare un set di parole chiave ideato secondo precisi criteri ed allineato agli obiettivi di marketing ai quali la SEO dovrebbe indirizzarsi.

L’universo delle keyword è davvero ampio e richiede un ingente investimento in tempo ed energia per essere padroneggiato al meglio. Esistono numerosi strumenti che permettono di eseguire una ricerca keyword in modo efficiente: alcuni sono a pagamento, mentre altri sono SEO tools gratuiti, ma in ogni caso eccellenti per lo scopo.

On-page SEO: cos’è e come funziona

La SEO On Page – o “on site” – comprende quell’insieme di strategie di ottimizzazione svolte all’interno del tuo sito web. Dell’ottimizzazione SEO On Page fanno parte l’ottimizzazione SEO dei tag HTML e l’ottimizzazione SEO dei contenuti del sito web. Tra le attività di base di questa branca della SEO ci sono ad esempio:

  • il corretto utilizzo delle keyword elaborate in fase di pianificazione, e la loro distribuzione all’interno dei contenuti delle pagine web
  • un buon utilizzo dei tag HTML come title, meta description e headings
  • l’ottimizzazione del codice HTML a livello di velocità e performance
  • l’ottimizzazione delle immagini
  • la creazione di una struttura logica del sito web
  • l’implementazione di un valido schema di link interni
  • la realizzazione di una user experience piacevole ed efficace

Off-page SEO: cos’è e come funziona

L’ottimizzazione SEO off-page riguarda invece tutte le attività SEO non svolte direttamente sulle pagine del tuo sito web, ma che sfruttano positivamente il valore che altri siti possono portare al tuo. Come? Attraverso il lavoro su backlink e citazioni ed una oculata gestione della link popularity. L’obiettivo che dovresti perseguire attraverso questa branca della Search Engine Optimization è quello di ottenere backlink in ingresso al tuo sito web, al fine di aumentare la sua autorevolezza agli occhi di Google e migliorare di conseguenza il tuo posizionamento nella SERP.

Non è cosa semplice, e richiede di avere a disposizione tempo, pazienza e budget sufficiente: è un’operazione che non dipende direttamente da te e dalla tue capacità di gestione del tuo spazio web, ma necessita dell’interazione con altri attori in rete ed un livello di “dipendenza” da siti web altrui. La azioni eseguibili Off Page sono essenzialmente:

  • Link Building
  • Link Earning
  • Digital PR
seo off-page

SEO nazionale, internazionale e locale: ottimizzazione SEO per obiettivi

Per quanto gli scopi della SEO siano essenzialmente i medesimi, qualunque sia la precisa messa in campo operativa delle attività di ottimizzazione per i motori di ricerca, si possono scorporare diverse tipologie di Search Engine Optimization, che si differenziano principalmente per l’ampiezza geografica di applicazione. Esistono infatti una SEO nazionale, una SEO internazionale ed una SEO locale.

La prima ha come finalità quella di ottenere livelli di ranking performanti a livello nazionale, ad esempio attinenti a ricerce su Google.it: il bacino di utenza è ampio ma limitato da confini socio-demografici, linguistici e territoriali. È il tipo di ottimizzazione SEO che dovresti perseguire se la tua azienda è in grado di fornire i suoi prodotti o servizi in tutta la penisola, o se come professionista riesci a interfacciarti senza ostacoli di sorta con realtà localizzate in ogni luogo dell’Italia.

La SEO internazionale è diretta ad ad intercettare invece mercati esteri e pubblici di stampo globale. È ovviamente più complicata da gestire in quanto prevede di lavorare su keyword in diverse lingue ed eventualmente sulle logiche di motori di ricerca poco utilizzati in Italia, o in Europa, ma molto diffusi in altre zone del mondo. Se i tuoi obiettivi d’impresa puntano a mercati internazionali, è il tipo di SEO che dovresti cercare di maneggiare con più padronanza.

Per quei business che invece sono strettamente legati al territorio che li ospita, la SEO Locale è il canale giusto per avere visibilità. Si rivolge a realtà commerciali situate in una zona geografica ben definita, come ad esempio ristoranti, hotel, parrucchieri, autofficine o altri simili imprese. Come si mette in pratica la SEO Locale? Con il corretto inserimento innanzitutto su piattaforme come Google My Business, o altre simili directory locali, e con l’utilizzo di keyword molto precise e ben determinate per il proposito.

La branca della Hyper Local SEO, interessante estremizzazione della Local SEO, è nata infine per rendere visibili siti web aziendali in contesti estremamente circoscritti come quartieri o zone specifiche di grandi città.

SEO White Hat e SEO Black Hat

Nell’approccio alla SEO, come d’altra parte a tutte le discipline del digital marketing, esistono attitudini all’impegno ed al lavoro pulito e costante, come invece tendenze verso scorrette e pericolose manipolazioni.

Quando senti parlare di White Hat SEO ci si riferisce alla prima categoria, ossia a tutte quelle azioni che desiderano fornire contenuti di valore per gli utenti e significative per i motori di ricerca; si tratta di una visione onesta e capace di premiare in maniera stabile, specialmente nel lungo periodo.

Con Black hat SEO si intendono invece tutti gli stratagemmi che intendono manovrare in modo poco ortodosso gli algoritmi dei motori di ricerca, puntando a vantaggi magari immediati, ma poco trasparenti e destinati ad incorrere infine in penalizzazioni da parte dei motori di ricerca: tecniche di cloaking, link nascosti, acquisto di backlink, ed altre simili pratiche fanno parte di questo secondo modo di fare SEO.

Appare evidente quale sia il modo di agire più sano e virtuoso, nonché quello più smart quando si punta a risultati solidi e duraturi.

Conclusioni

Il mondo della SEO è affascinante ed in continuo mutamento. Esistono figure specializzate, come i SEO specialist, che attraverso un aggiornamento continuo ed uno studio sul campo quotidiano cercano di tenere il passo con le velocissime evoluzioni dei motori di ricerca e delle dinamiche dei loro algoritmi: argomenti quali il Mobile First Indexing, le ricerche vocali, gli aggiornamenti di Google Bert o le pagine AMP, sono sono alcune delle più recenti tendenze della SEO, assolutamente da monitorare per avere sempre il polso della situazione e compiere scelte strategiche basate sulle giuste previsioni.

Oggigiorno è imprescindibile inserire la SEO e le skill legate a questa disciplina del tuo bagaglio di digital marketer: spendibili per te stesso, per la tua professione o per il tuo business, sono un ottimo bagaglio anche qualora la tua intenzione fosse quella di inserirti nel team di aziende esterne che necessitano di un supporto lato SEO per arrivare ai risultati a quali ambiscono.

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